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Un nuovo inizio

Il Centro Paideia ha riaperto. Siamo felici ed emozionati perché, dopo due mesi, il Centro Paideia riprende le attività terapeutiche per bambini con disabilità. Per rispettare le procedure e la salute di tutti, questa sarà la nostra ripartenza, per il momento.

In questi mesi abbiamo cercato di restare vicini a tutti voi che, con i vostri sorrisi, la vostra energia e creatività, vivete i nostri spazi. Per il momento la piscina, il parco giochi, la caffetteria e la biblioteca resteranno ancora chiusi, ma speriamo di potervi aggiornare presto su ulteriori iniziative.

Grazie a chi ha seguito da casa le nostre videoletture quasi come fosse stato nella nostra biblioteca, a chi ha cucinato con noi mettendo in pratica le ricette in CAA e chi ha contributo a supportare il programma “Non siete soli” – attivato dalla Fondazione Paideia il 10 marzo, che ha fornito un aiuto concreto a oltre 400 famiglie con difficoltà.

Noi abbiamo tre figli – racconta Elena, una mamma – e ognuno soffre mancanze diverse. Stare a casa per tante settimane di fila, senza poter uscire, ha rappresentato una grande sfida. Nonostante sia stata dura, abbiamo ritenuto importante rispettare le regole, per evitare il contagio nella nostra famiglia, e perché seguire le indicazioni è necessario per il bene di tutti. Certo, con le difficoltà che ha Matteo, uno dei nostri bambini, gestire queste restrizioni è stato ancora più complicato.

A famiglie come quelle di Elena, grazie al programma “Non siete soli”, la Fondazione Paideia ha potuto offrire ore di supporto psicologico, interventi di sostengo economico straordinario, attività di terapia a distanza, acquisto di strumenti tecnologici e di cartoleria per garantire le attività educative e di terapia dei bambini, consulenza sociale e previdenziale rispetto ai diritti di papà e mamme.

Anche io e mio marito ci sentiamo stanchi, a volte, ma cerchiamo di essere positivi nonostante tutto. Sappiamo che è la strategia per affrontare al meglio le difficoltà ed è importante per noi mostrarci sereni con i nostri bambini. Anche le chiamate Paideia in questo aiutano: sono un momento importante talvolta per sfogarsi, oppure per reperire informazioni, spesso aiutano a ritrovare serenità. Ci sentiamo davvero sostenuti” conclude Elena.

Questi mesi complicati ci hanno reso ancora più consapevoli dei bisogni di famiglie che vivono una quotidianità particolarmente impegnativa e ringraziamo chi, come voi, ci legge, supporta e sceglie i servizi di un luogo come il Centro Paideia, che ogni giorno lavora per una reale cultura d’inclusione.

Malgrado le difficoltà, vi abbiamo sentiti vicini anche nella distanza e da oggi siamo qui per tornare a scrivere nuove pagine di futuro insieme.

 

 

 

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